Ecco il video e le foto del 2 Novembre 2010 Una bella scaduta da SE con onde ancora di dimensioni ragguardevoli. Peccato ancora che il giorno precedente, con onde al top la mia GoPro abbia fatto le bizze (...e non è una scusa!!!). Strano...il giorno dei Morti mi sono sentito assolutamente vivooooo!!! aloha
Ecco il video di Domenica 31.10.2010 A breve quello di Martedì 02.11.2010 Nota dolente: Lunedì 01.11.2010, ossia quando il mare era super-gonfio con barre da levante come Dio comanda...beh, la mia GoPro non ha sentito ragioni e non ha funzionato!!! Sarà per la prossima big-swell, peccato perché sarebbe stato un photo-shooting eccezionale. aloha
Purtroppo il tempo per scrivere questo post lo trovo solo ora, ma mi sembra doveroso rendere omaggio ad Andy Irons - 3 x ASP World Champion - il quale più di ogni altro è riuscito in questo ultimo decennio di surf professionistico a contrastare il dominio di Kelly Slater. Andy è morto nella notte tra l’1 e il 2 novembre in un albergo di Dallas mentre stava tornando alle Hawaii, dopo aver rinunciato a disputare il contest Rip Curl Pro a Puerto Rico a causa del perdurare dei sintomi di una febbre emorragica tropicale. Irons aveva intenzione di tornare a casa per curarsi e poi partecipare al Triple Crown ma durante uno degli scali (a Dallas) le sue condizioni si sono aggravate portandolo alla morte nella sua camera di albergo. Vale la pena notare che la febbre dengue è a livelli di epidemia a Puerto Rico. E il virus può essere mortale. Quest'anno infatti, Puerto Rico ha vissuto un "focolaio di dengue ampio", secondo il Centers for Disease Control. Più di 12.000 casi sono stati segnalati sull'isola solo quest'anno. Inoltre, i Caraibi, l'America centrale e parti del Sud America stanno avendo il più alto numero di casi di febbre dengue degli ultimi vent'anni. A parte questa parentesi informativa che purtroppo lascia il tempo che trova, ed anche a parte la mia personale propensione verso il longboard piuttosto che verso lo shortboard, non posso fare a meno di dedicare questo post ad Andy Irons, dato l'indubbio segno che lascia al mondo del surf: protagonista come era nelle prime pagine di tutti i magazine in immagini che spesso ci hanno fatto sognare ad occhi aperti, ma soprattutto campione vero nelle onde, secondo solo a quella leggenda di Kelly Slater che nell'incredibile raggiungimento del 10° titolo mondiale ASP perde con Irons l'unico-vero-grande rivale di sempre. aloha
La swell da Levante quando arriva...arriva! E sta aumentando... Intanto stamattina ho staccato il primo biglietto: spot Torrette Playa. Devo dire che lo spot mi è sempre piaciuto ma ho spesso evitato di andarci, perché oltre al fatto che bisogna lasciare l'auto incustodita abbastanza lontana dallo spot, ogni tanto accadono anche piccoli incidenti: ti ricordi Poter, quando ci siamo arenati con l'auto nella sabbia, e ci siamo fatti trainare come due fidanzatini in camporella!!! Eh! Eh! Eh! Oggi non fa eccezione, infatti appena mi sono messo la muta, sono uscito dall'auto accorgendomi di avere una gomma forata da un chiodo!!! Armato di buona pazienza l'ho cambiata subito, perdendo una buona mezz'ora e sudando come un porco... Fortunatamente il seguito della giornata non ha deluso le mie aspettative e in compagnia del buon Zano (Zano è uno dei grandi pionieri del buon surf locale, vedi post più vecchi) guarito dal virus pestilenziale del kite e ora sulla buona strada del sup, e del buon Massimo (Arch. Max) col suo fido longboard mi sono gustato degli ottimi set in sup, fino allo stremo delle forze. Good Day!!! In anteprima le foto della giornata, a breve il nuovo video (pensavo meglio, purtroppo sia foto che video sono un pò scure, ma va bene così!!!). aloha
Bella Nicky!!! Sono invidioso dei tuoi video...mi dici come diavolo salvi i filmati per avere quella bella risoluzione??? I miei risultano scarsetti. Li creo con Windows Movie Maker o con Pinnacle Video spin, poi li salvo e forse sbaglio la compressione...spiegami come cavolo fare... Io non riesco... Ti scrivo da qua, perché è un pò di tempo che non riesco a postare commenti sul tuo blog, che stranamente mi risponde che non posso lasciare commenti sul tuo blog con il mio account...booooh!!! Io non ho cambiato alcuna impostazione, ho provato a segurti sia con blogger che con google account, ma il risultato non cambia, e non riesco a capire come mai accada. aloha foto di domenica...per il video aspetto...
Anche se trattenuto da impegni familiari più importanti, sono riuscito a timbrare anche questo week-end di surf!!! Non sembrava possibile, visto che le previsioni erano diverse e contraddittorie, ma alla fine qualche onda è arrivata..e soprattutto rimasta anche per me!!! Sono entrato in acqua al Lido quando tutti erano ormai usciti, ma a parte qualche incazzatura per la scarsa frequenza dei set, me la sono goduta lo stesso. E poi...è domenica!!! aloha domani il video
Ho 'assorbito' la fregatura di ieri, con belle barre da levante in aumento ma improvvisamente rovinate da un maledetto ventone da maestrale tanto imprevisto quanto dannoso, a tal punto da bloccare tutta la swell togliendomi ogni speranza di surfare (era meglio uscire alle 8,00 di mattina e accontentarsi di quel che c'era, invece di sperare in un pomeriggio in aumento). Oggi per fortuna una tranquilla mattinata di Sup, cominciata di m..da e terminata invece con belle miniserie da SE pulite sotto il metro a Marotta c/o Circolo Wsurf, in compagnia di Antonio (Zio Chen), di un simpaticissimo ragazzo marocchino che lavora in zona da anni e di cui purtroppo non ricordo il nome (alla prossima) e di Massimo (Arch.). A breve video GoPro: sto finendo quello precedente...cacchio, non ho più tempo di badurlarmi in questi passatempi e quindi a breve uscirà il video di quasi un mese fa...ma come cavolo fa Cammar a pubblicare i video in giornata??? Ah! Già! Alle Hawaii c'è molto più tempo per cazzeggiare!!!! aloha see you soon!!!
Stamattina un forte vento di ponente ha prodotto delle barre che entravano con gran forza sia al Lido che in misura migliore e più pulita in Sassonia. Le forti piovute di ieri avevano però reso l'acqua di un colore marroncino-caffelatte a causa dei riversamenti in mare di fiumi e canali. Ciononostante mi sono armato di sup diretto verso l'angolo di Sassonia di fronte al Laboratorio di Biologia Marina, dove pensavo di trovare meno vento e meno corrente. La corrente era infatti minore ma il vento ha cominciato a girare forte da Bora, alzando il mare a dismisura, incasinando il tutto e facendomi tornare a riva per l'impossibilità di surfare col sup. Così, armato del mio fido legno 9'6" sono ritornato al Laboratorio dove nel frattempo le onde entranti da Bora erano cresciute di misura (enormi e molto più surfabili di prima) permettendomi di prendere 4 o 5 mostri tra cui l'ultimo da molto al largo fino a riva con una serie infinita di bottom turn su una barra che non voleva mai rompere... Ho poi rinunciato ad uscire nuovamente dato che il mare, aiutato dal vento in continuo aumento, cominciava a gonfiarsi rendendo arduo l'ingresso in acqua e insurfabile l'onda. Sorry, no video, no foto, ma solo le immagini del caffelatte mattutino!!! (a breve il filmato del 29.08.2010...non ho mai tempo per farlo...ma sono a buon punto...) aloha
Una bella giornata di surf ieri (ultimo giorno di ferie) e un finale di giornata lavorativa oggi!! Ieri mattina ottime onde al Lido (a breve altre foto e video), poi ripresa pomeridiana alla Sassonia, con pratica di LPD (lay down paddlesurf=surf con longboard tradizionale e pagaia=remi, prendi l'onda, ti alzi in piedi col remo in mano e surfi come in sup, ma con la reattività del longboard=un pò complicato ma prima o poi si fa anche questo!!!), e successive surfatone col longboard. Questa sera dopo le 19,30 (prima se doveva lavorà...) enormi 'mallopponi' da Nord per concludere degnamente la prima giornata di lavoro dopo le ferie estive: ottimo direi!!! Ecco un pò di foto della mattinata di domenica al Lido (purtroppo ho avuto un piccolo problema di appannamento con la GoPro che sarà presto risolto e alcune foto sono poco nitide). aloha
Per quanto concerne la pratica del surf da ondal'Ordinanza Balneare, (potete scaricare la versione integrale qui: http://www.guardiacostiera.it/Fano/ordinanze/Fano_17_26May2010.zip), a differenza di quanto equivocamente letto in alcuni blog, mi pare chiara, esauriente ed anche molto permissiva visto che tutto sommato lascia al buon senso di chi surfa la responsabilità della corretta applicazione. Tanto per cominciare leggiamo bene quanto ci riguarda, non confondendo il surf da onda con una tavola a vela, o peggio un kite ed andando direttamente alla sezione a noi dedicata:
ARTICOLO 5
NAVIGAZIONE ED USO DELLE TAVOLE DA “SURF”
1.L’uso delle tavole da “surf” è consentito in ore diurne e con condizioni meteo marine favorevoli e, comunque, tali da assicurarne sempre il relativo e sicuro controllo. L’uso di dette tavole è, altresì, vietato nei casi previsti dal precedente articolo 4.3, Capo II, per quanto applicabili.
(Nota di enricowave: l'art. 4.3 del capo II è lo stesso 3.3 e vieta la pratica nelle seguenti situazioni:
a)all’interno del porto di Fano e lungo le rotte di accesso al medesimo;
b)nelle zone di mare destinate all’ancoraggio, qualora individuate, a distanza inferiore ai 100 metri dalle navi mercantili e 300 metri da quelle militari alla fonda;
c)in luoghi ove sfociano fiumi e canali di qualunque genere e, comunque, negli specchi acquei in cui è vietata la balneazione;
d)a meno di 200 metri dai segnalamenti marittimi e dai galleggianti o unità che segnalano la presenza di subacquei;
e)a meno di 200 metri dalle reti da posta e dagli impianti di acquicoltura;
f)a meno di 500 metri dall’imboccatura di accesso al porto di Fano;
g)nelle zone di mare interdette alla navigazione, in via temporanea o permanente, per qualsiasi provvedimento legittimamente emanato.)
2.Fermo restando quanto eventualmente previsto in merito dalla vigente normativa in materia di navigazione da diporto, durante la stagione balneare, è vietato l’atterraggio con le tavole da “surf” in corrispondenza di tratti di arenile in concessione per strutture balneari. In tali tratti i concessionari, appositamente autorizzati, devono avere cura di separare, con la massima evidenza, dette aree da quelle ordinariamente destinate ai bagnanti. Sulle spiagge libere l’atterraggio è consentito in zone sgombre da bagnanti, seguendo la rotta più breve ed adottando, comunque, nell’occasione, la massima cautela, onde evitare incidenti, danni e/o molestie ai bagnanti eventualmente presenti. E’, comunque, vietata l’evoluzione di “surf” a distanza inferiore a 50 metri dai bagnanti.
Ricapitolando, diversamente da quanto tragicamente scritto altrove ("Questo significa che fare surf è vietato davanti gli stabilimenti balneari, o almeno entro 300 metri dalla battigia...") mi pare che la corretta lettura sia la seguente:
- punto 1: è sempre possibile praticare il surf di giorno, sapendolo controllare in modo tale da non creare pericoli, salvo nelle zone indicate dall'art. 4.3 Qua devo aprire una piccola parentesi: nonostante mi sia personalmente premurato di consigliare presso la Capitaneria di Porto di inserire l'obbligo dell'utilizzo del leash, esso non appare, e mi pare che l'unico problema possa sorgere al momento solo dall'eventuale mancato utilizzo del caro cordino, da cui potrebbero derivare incidenti per tutti e anche gravi o comunque anche solo tavole pericolosamente alla deriva; e sappiamo che il bagnante-tipo potrebbe seriamente spaventarsi vedendo tavole girovagare senza controllo...
- punto 2: il più importante! La vigente normativa in materia di navigazione da diporto prevede delle disposizioni generali contenute nell'art. 1 che devono essere rispettate (oltre al citato D.M. 146/2008) ma che poco interferiscono con la pratica del surf:
ARTICOLO 1
DISPOSIZIONI GENERALI
1.Fermi restando i limiti, i divieti e le prescrizioni di cui al precedente Capo I, con particolare riferimento a quelli di cui all’articolo 2, per quanto applicabili, la navigazione da diporto e lo svolgimento di ogni altra attività ad essa riconducibile disciplinata dalla presente ordinanza, non deve in alcun modo interferire, ovvero porsi in contrasto con il sicuro esercizio della balneazione.
2.Ai fini del presente Capo II e della sicurezza della navigazione delle unità da diporto si richiamano, tra le altre, le indicazioni di carattere generale contenute nel Decreto Ministeriale 146/2008 in premessa richiamato, ed in ogni altra norma di Legge comunque applicabile. Il conduttore è ritenuto sempre responsabile delle dotazioni della propria unità e delle attrezzature di sicurezza e marinaresche necessarie per il tipo di navigazione che intende effettuare.
3.L’ecosistema marino/costiero deve essere sempre tutelato in via prioritaria. Pertanto, tutte le attività svolte in mare devono essere condotte nel pieno rispetto delle vigenti norme e disposizioni in materia di tutela ambientale.
4.Laddove non diversamente specificato, l’applicazione delle norme di cui al presente Capo II, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia, non è limitata al periodo della stagione balneare, né ad una zona di mare particolare, ma si estende all’intero anno e, se del caso, anche al di fuori degli specchi acquei riservati alla balneazione.
oltre a ciò il punto 2 disciplina soprattutto, inequivocabilmente e chiaramente la manovra di 'atterraggio' nelle zone in concessione ed in quelle libere:
laddove i concessionari non abbiano separato le zone balneari da quelle dedicate al surf, dobbiamo evitare di tornare a riva surfando, ma semmai (dico io) nuotando con una mano sopra la tavola e senza creare pericoli.
Nessuno potrà MAI vietare o sanzionare il ritorno a riva in queste condizioni, anche perché noi potremmo sempre dichiarare che esso è stato eseguito in emergenza e/o a causa di difficoltà al fine di scongiurare pericoli alla nostra incolumità;
nelle spiagge libere, diversamente, è sempre consentito l'atterraggio, pur se in zone sgombre da bagnanti e con cautela; noterete però che è anche valutato il caso di atterraggio in eventuale presenza di bagnanti, verso cui dobbiamo cercare di non recar molestia: tale circostanza è sicuramente stata valutata dalla C.P. per concedere la possibilità di un eventuale rientro di emergenza.
Ora direte: ma allora possiamo fare surf sempre e ovunque?
Direi di sì, purché la pratica del surf vero e proprio, quello che l'Ordinanza chiama 'evoluzione del surf' sia effettuata sempre e comunque a non meno di 50 mt dai bagnanti (...e nessuno potrà mai provare che eravamo a 48...!!!)
Spero di essere stato chiaro ed esauriente, ma la lettura del regolamento a mio avviso è questa, ed ogni opposizione o contestazione ad eventuali richiami o peggio verbali da parte degli organi competenti (siano essi i bagnini o la stessa C.P.) dovranno da noi tutti essere ricondotti alla corretta applicazione di quanto scritto negli articoli citati.
E' comunque chiaro che comportamenti scorretti, maleducati o noncuranti della presenza di bagnanti in acqua, attuati da qualche coglioncello sciroccato, dovranno da noi per primi essere scongiurati e stigmatizzati, per la tranquillità dei bagnini e per preservare questo diritto di surfare che ci viene concesso dalla permissività dell'Ordinanza in vigore.
Ricordiamo che negli anni passati in alcuni luoghi d'Italia, le Ordinanze vietavano espressamente la pratica del surf in determinate spiagge, o addirittura come accaduto in una città ligure la proibivano dalle 8,30 della mattina alle 19,30 della sera!!!!
aloha, good surf e...occhio ai bagnanti!!!
Si leggono oggi nei quotidiani le cifre che riguardano i fondi regionali stanziati per la difesa della costa, che vedono Fano il fanalino di coda della regione Marche, che vanta un "assegno" da 40 mila euro per il solo fatto che Civitanova Marche non li ha voluti: altrimenti non sarebbero arrivati nemmeno quelli. Ora per la comunità surfistica della zona, è quasi una bella notizia, perchè a fronte degli interventi che stanno deturpando tutte le coste italiane per preservarle dall'erosione e quindi dal suo decorso naturale di modifica nel tempo, la pratica del surf legata a spot su beach breaks, o sandy reef, sta letteralmente traballando. Infatti, se Fano, avesse disposto del quasi milione di euro che è andato alle provincie a Sud di Ancona, che sarebbe successo? La spiaggia di Levante, Sassonia per i locals, sarebbe scomparsa nel piattume ristagnante di un cordolo di scogliere a 300 metri da riva? Todaysurf.com a nome di tutti i praticanti e aspiranti tali di questa splendida disciplina, vuole lanciare un messaggio rivolto alle menti più aperte nell'ambito tecnico delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali. Come esposto nel gruppo "Niente più scogliere, ma reef artificiali" su Facebook, che vanta un numero sempre più crescente di adesioni, vogliamo fare capire che esiste un sistema vecchio come la creazione della Terra, per la difesa delle coste, ovvero i reef naturali e artificiali. Come quelli formati dai coralli, difendono le coste di atolli ed isole tropicali, esposte alle grandi onde dei cicloni oceanici, strutture poste artificialmente potrebbero dare la soluzione (invisibile) all'erosione della costa. Invitiamo tutti a cliccare sul link che rimanda al gruppo di Facebook e di iscriversi! Il gruppo è creato a livello nazionale, nato proprio dal problema sorto nelle coste marchigiane, e ora conta amministratori anche nella zona ligure. Per quanto riguarda la città di Fano ad esempio, comiutati pro-scogliere, che vogliono la protezione "ermetica" delle coste, che hanno visto la costruzione di abitazioni anche a pochi metri dal mare, non fanno altro che gridare "scogliere subito"... certo loro vedono minacciate le proprie case, e questo è di certo un problema di primaria importanza. Ma quel che vuol richiamare l'attenzione il nostro appello, è quanto di diverso dalle solite scogliere emerse, che sono la cosa più innaturale e brutta a vedersi dalla spiaggia, nonchè strutture che pongono fine allo sport sempre più praticato in questo paese, che vanta sulle stime odierne più di 50 mila praticanti. L'Italia è una penisola e gli sport acquatici fanno parte della sua realtà.
L'appello di Todaysurf.com
Considerata l'esiguità della somma stanziata per la protezione delle coste, la comunità di praticanti di Surf nella città di Fano e zone limitrofe chiede che venga vagliata la proposta di utilizzare tali fondi per una sperimentazione di una soluzione che sia diversa dalla scogliera emersa o soffolta. L'impiego di dali risorse regionali che non basterebbero nemmeno a realizzare pochi metri di scogliera, per la posa di una piccola superficie di materiali interti atti alla creazione di un reef artificiale... Chissà se qualcuno ci darà ascolto...
Comunque, discreta giornata pur se scura e cupa, sotto il diluvio universale e a tratti un pò stressante per il disordine delle onde, non proprio tipico del Lido, il mio spot preferito. Non avendo batterie idonee, purtroppo non ho riprese relative alla tarda mattinata, quando le onde erano aumentate... e di gran lunga più surfabili...pazienza!!! Malgrado questo piccolo incidente, in definitiva un buon test per la GoPro, in serata ho comprato le batterie ricaricabili, ed anche aggiornato il firmware (ora il sensore dovrebbe essere più performante in condizioni di poca luce e dovrei poter adoperare schede SDHC fino ad 8Gb), speriamo di riuscire a migliorare la qualità allo scuro!!!
Dopo aver fatto lo scalpo al nostro tavolone, ridisegnamo l'asse della tavola e la sagoma della piastra sulla superficie della coperta e puliamo con acetone da ogni residuo di colla la zona in cui andremo ad attaccare il tutto:
nel frattempo prepariamo la parte inferiore della piastra rivestendola di biadesivo (3M, Pattex o Millechiodi extra forte) e ritagliamo sul pad il buco da cui far fuoriuscire il supporto della telecamera ed il leash: posizioniamo ora la piastra, esercitando una forte pressione per farla aderire meglio alla tavola; è importante che il biadesivo sia di quelli leggermente spessorati (circa 1 mm) in modo tale che l'adesione sia perfetta e ben distribuita ed anche per evitare che lo spessore del leash disturbi la perfetta adesione delle superfici, inoltre ho sostituito anche il biadesivo esistente sul supporto camera con il nuovo, non conoscendo l'origine e la tenuta del vecchio, sebbene mi sembrasse abbastanza tenace. Applichiamo ora anche sopra la piastra del biadesivo, dato che la sua superficie lucida sicuramente non potrà garantire la tenuta al pad con la sola colla: a questo punto stendiamo la colla (tipo Collaprene, o colla del calzolaio...!!!) sulla tavola e sul pad aiutandoci nella stesa con un pennello e attendiamo 5/10 minuti affinché la colla si secchi: non temete di aspettare troppo, alla fine vedrete che i due materiali si attaccheranno perfettamente: ora, esercitando una forte pressione cominciamo a stendere il pad sulla tavola, avendo cura di non fare pieghe, centrando bene il supporto della telecamera ed estraendo il leash; continuate ad esercitare forte pressione aiutandovi con una tavoletta piatta per stendere bene il pad e insistendo sui bordi esterni, quelli più a rischio di scollaggio. L'opera è completa! Tempo di preparazione per questa seconda fase circa un'ora dopo cena (si vede dalle foto un pò buie). Ora non vi rimane che attendere un giorno prima di mettere la tavola in acqua, attaccare la GoPro e fare le vostre migliori surfate: da oggi però, sarà severamente vietato sparare cazzate del tipo "...era alta tre metri...", "...ho attraversato tutta la baia in nose-ride con un dito nel naso..." (e ringraziate che non ho scritto cu**) e altre menate del genere, dato che ognuna delle vostre imprese sarà vista da tutti!!! Ah! Se il pad dovesse cominciare a scollarsi, (cosa che temo, dal momento che il mio non è venuto perfettamente steso, anche se dalle foto non si vede), non rompetemi le balle!!! Surfate lo stesso e guardatevi i video in televisione, eccheccacchio!!!
Materiali occorrenti a chi E' DOTATO della mia stessa buona volontà: matita (per scrivere sul pad) e pennarello indelebile (per scrivere sulla tavola), righello o squadra, taglierino, acetone, biadesivo spessorato (3M, Pattex o Millechiodi extra forte), Collaprene, pennello, un cordino piccolo o piatto per fare il leash, trapano o Dremel con accessori, un piccolo ritaglio di tempo per essere sicuri di non farsi rompere i coglioni da moglie e figlia (solitamente la notte...).
Materiali occorrenti a chi NON E' DOTATO della mia stessa buona volontà e vuole fare come cazzo gli pare: avvitatore potente, viti inox autofilettanti, SuperAttak, ignoranza!!! eh! eh! eh!