sabato 27 dicembre 2008

Santo Stefano

Venerdì 26 Dicembre 2008

Tanto per non perdere l'abitudine ieri ho fatto rotta a nord-ovest direzione Lido Beach, in una fredda ma a sprazzi assolata giornata di mezza festa.
Il Lido era l'unico break acessibile e regolare della zona e le onde da Est-Sud/Est erano regolari e di media grandezza.
Forse ho sbagliato tavola, e pensando che il mare fosse più grosso ho preso il Bear 9'0" ma forse il fido RRD wood 9'6" sarebbe stato più azzeccato, e magari anche il Sup...ma va bene lo stesso!
Una buona ora di surf, poi il freddo ha preso il sopravvento e, dato anche il consueto pranzo di S.Stefano con la famiglia da mia madre, ho deciso di smettere (con in mente solo i cappelletti in brodo...!!!).
Qua devo aprire una parentesi: pur essendo molto freddoloso, in mare non ho mai preso freddo da quando faccio surf (col windsurf era molto peggio), e questo sempre grazie a ottime mute e accessori supercaldi, ma ieri ho dovuto veramente rinunciare.
La spiegazione del fatto sta tutta in una accorata accusa verso le ditte che producono le nostre care protezioni in neoprene: fate veramente pena!
Non è possibile che un paio di guanti o di calzari non durino neanche una stagione (a dire il vero poi potremmo dire dieci o venti uscite, e fortuna che siamo in Adriatico e le onde arrivano col contagocce), e visto che per il loro acquisto spendiamo circa 100,00 €, tali protezioni dovrebbero garantirci almeno un paio di stagioni di comfort e caldo.
Ecco i guanti in questione dopo tredici o quattordici uscite, con evidenti fori dai quali entrava acqua a secchi, erano stati appena chiusi con una colla speciale, ma dopo mezz'ora di tenuta anche la colla 'miracolosa' ha ceduto:

Magari noi longboarder usiamo più le mani, o le appoggiamo più spesso sopra a zone di tavola paraffinata, ma di certo non usiamo la zappa...e non è possibile che il risultato di 13 uscite sia quello che vedete; sicuramente il monofoderato non è il miglior materiale da usare, data la sua delicatezza e poca resistenza all'usura.

Ci vorrebbe un pò più di rispetto per chi come noi sfida il termometro pur di praticare lo sport preferito in condizioni veramente accessibili a pochi; basterebbe produrre accessori che oltre al caldo garantissero una durata che giustifichi il prezzo, ma non sempre è così. Un paio di guanti da 5mm acquistati 4 anni fa mi durarono tre stagioni e tra l'altro sono state le stagioni più intense degli ultimi anni, ma adesso non vengono più prodotti...forse erano troppo belli!!! Mah!!!

Ecco i guanti che più mi sono goduto, e li uso ancora per il Sup, si notano i segni dell'usura e qualche piccola saldatura di colla, ma dopo tre anni (in totale circa 50/55 uscite) di uso e abuso il bifoderato accoppiato a ottime protezioni antisdrucciolo e antiusura hanno sicuramente svolto il compito richiesto, caldo e durata!

Purtroppo non ci resta che continuare a spendere soldi ogni anno in prodotti usa e getta, come una tassa da corrispondere alla nostra voglia di divertimento, nella speranza che chi produce le nostre care protezioni invernali, invece di rincoglionirci con titanio, morbidezze impareggiabili (tanto quanto la delicatezza), improbabili zigrinature antiscivolo, termosaldature e chissà quali altre invenzioni aerospaziali, non ci dica: questo guanto è caldo, resistente, garantito per tre stagioni e non entrerà mai neanche un filo d'acqua!!!
(...)
Ma forse avremo più probabilità di successo se scrivessimo a Pamela Anderson per invitarla a cena!!!!
aloha!

martedì 23 dicembre 2008

Buon Natale - Merry Christmas - Mele Kalikimaka

Buon Natale - Merry Christmas - Mele Kalikimaka

Spero veramente di scaldare i cuori di chi sta trascorrendo l'inverno a casa,
sempre pronto ad indossare quei benedetti 5mm di neoprene, guanti, cappuccio e calzari,
facendovi immaginare per qualche istante luoghi caldi e lontani...

ma prima una piccola premessa e un pò di cultura:
Da Wikipedia:
Mele Kalikimaka è una tradizionale e moderna
canzone natalizia statunitense, composta nel 1949 da Robert Alex Anderson. Il titolo della canzone, la quale parla di un Natale alle isole Hawaii, si riferisce all'approssimativa pronuncia hawaiiana dell'augurio Merry Christmas ("Buon Natale" in inglese). Una delle prime esecuzioni del brano fu ad opera di Bing Crosby e le Andrew Sisters nel 1950. Hanno inciso il brano, inoltre: Chris Isaak, KT Tunstall, i Blue Hawaiians, ecc..

From Wikipedia:
Mele Kalikimaka is a
Christmas song sung as a warm greeting from Hawaii. The song takes its title from the phrase of "Mele Kalikimaka," the Hawaiianized pronunciation of "Merry Christmas. " The Hawaiian language does not include all the sounds found in the English language (notably the letter R). Thus the familiar English phrase of "Merry Christmas" when pronounced using Hawaiian language syllables becomes "Mele Kalikimaka" (note the substitution of L's for R's). "Mele Kalikimaka" is therefore not Hawaiian for "Merry Christmas," but simply a Hawaiian transliteration.
The
song was written in 1949 by Robert Alex Anderson who is better known to fans of Hawaiian and hapa haole music as R. Alex Anderson. One of the earliest recordings of this song was by Bing Crosby & The Andrews Sisters in 1950 on Decca 27228 (78 rpm) / 9-27228 (45 rpm) and has been covered by several artists.


adesso infilatevi i vostri boardshort preferiti, chiudete gli occhi
e alzate di qualche grado il termostato del vostro riscaldamento!!!
(sono sicuro che qualche pirla avrà veramente chiuso gli occhi prima di aver alzato il termostato,
e per cercarlo avrà sbattuto in qualche spigolo dentro casa: svegliaaaaaa!!! eh! eh! eh!)


and now listen Mele Kalikimaka:

http://www.youtube.com/watch?v=EhiB5Y-iEW4&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=yCYnF2_XeOY

Auguri a tutti
aloha

lunedì 22 dicembre 2008

Scusate l'attesa...

...vi chiederete: ma poi come è andata Venerdì 12 Dicembre 2008???
Beh, nottetempo un forte vento di maestrale ha incasinato tutto, e nonostante ogni 15/20 minuti delle serie giganti riuscissero a vincere il marasma creato dal vento notturno, (come vedete dalle foto anche se di scarsa qualità, ma alle 7,00 di mattino non è solo la macchina fotografica a non essere a fuoco!), purtroppo non era come me lo aspettassi: in generale molto incasinato e durante le serie i set rompevano per tutta la sezione, non lasciando alcun margine di immaginazione alla surfata, se non la certezza di salire in piedi su bestioni enormi e velocissimi, ma con la consapevolezza di non poterli gustare.
Così mi sono fermato a guardare lo spettacolo, constatando anche i grossi danni che la mareggiata ha fatto durante la notte, e sono andato a lavorare.
Una grossa delusione, anche se a dire il vero penso che se durante la notte il maestrale non avesse bloccato la swell, forse la mattina il mare sarebbe stato gigantesco e ancor più inaccessibile.
Ma forse lo penso solo per consolarmi :-)))))
aloha





giovedì 11 dicembre 2008

E - N - O - R - M - E - E - E - E ! ! !

Giovedì 11 Dicembre 2008
Ore 10.30 p.m.
Sono appena tornato a casa dopo un check in Sassonia beach, e adesso il mare ha raggiunto dimensioni veramente enormi, la passeggiata del lungomare di Sassonia in alcuni punti è sparita, gli arredi in ghisa e cemento che contengono i cesti dell'immondizia sono stati spostati di tre metri, vicino allo Splash i sassi sono stati portati dall'acqua fino alla strada, e l'acqua spesso fa sparire anche i sassi sotto il suo livello.
E' dal 1988 che faccio windsurf e poi surf, ma sinceramente ricordo solo un'occasione in cui tanta furia si è scatenata sulle nostre coste.
E' vero, sto godendo, ma vedendo gli effetti della forza del mare è inevitabile pensare ogni tanto anche a chi vive col lavoro delle spiagge e ai danni che subiranno, e avendoci vissuto per sette anni penso anche a cosa sarà domani Venezia...
Sarà comunque una mareggiata da ricordare.
Intanto stamattina sono uscito col surf (il sup era proibitivo...) alle 7.00 a.m. per un'ora prima di andare a lavorare e le dimensioni delle onde erano veramente ragguardevoli; ma più delle dimensioni è stata la potenza a stupirmi: più di una volta sono salito in piedi su masse d'acqua che neanche rompevano...due bracciate e in piedi...che potenza!
Certo, non erano surfabili, ma in quelle occasioni era stupefacente pensare alla potenza della swell, forte e veloce.
Mi sono posizionato abbastanza al largo, all'altezza delle scogliere sommerse, e spesso le serie più grosse mi facevano pensare di essere ancora troppo a riva...non voglio immaginare cosa sarà domattina...
Beh, se tempo fa ho preso l'onda della vita in sup, oggi l'ho presa anche in surf, e come al solito ho memorizzato il file mpeg nell'hard disk del mio cervello...!!! Non vi racconto la surfata, che sarà solo per pochi intimi, ma vi dico solo che ero davanti allo Splash e sono 'atterrato' davanti al Circolo Windsurfing...era notevolmente GROSSA, dopodiché dalla soddisfazione ho fatto i bagagli e sono tornato a casa :-)))))))
Unico neo: come al solito SOLO e bidonato dal mio fido compare di cui non faccio il nome, ma LUI SA DI CHI PARLO!
Spero domani di riuscire a scattare qualche foto per fermare il tempo su una swell che forse racconterò un giorno ai miei nipotini...eh! eh! eh!
aloha

mercoledì 10 dicembre 2008

Piccolo spazio meteo

Aloha surfers.
Ecco le previsioni di altezza e periodo onde per domani giovedì 11.12.2008:

altezza -

periodo -
...ogni commento è superfluo.
E per venerdì notte l'altezza onde raggiungerà 3,00 m...
Quindi giovedì e venerdì mattina sveglia all'alba e palle in spalla!!!
aloha

lunedì 1 dicembre 2008

Non è andata come previsto 2...forse ho goduto troppo in anticipo!!

Sabato 29 Novembre 2008
Già, già, forse ho goduto troppo in anticipo, ma stavolta mi è andata male: non che le onde non ci fossero, come si vede dalle foto, ma non era un gran che e siccome le aspettative erano diverse, beh, ho mollato!!! (diciamo che anche il freddo ha fatto la sua parte per farmi desistere).

spot: Tikal Marotta sabato 29.11 ore 9,00 a.m.

spot: Tikal Marotta sabato 29.11 ore 9,00 a.m.


spot: Torrette reef sabato 29.11 ore 9,15 a.m.

Come si vede le onde c'erano, ma a Marotta facevano close-out troppo velocemente e a Torrette chiudevano troppo sopra agli scogli sommersi, in più metteteci un freddo becco e forse un pò di delusione rispetto a quello che mi aspettavo e che avevo troppo 'somatizzato'...eh! eh! eh!
Senigallia era sicuramente il posto migliore per divertirsi, visto che poi là hanno veramente surfato fino alle 4,00 p.m., ma non sarei potuto andare ugualmente.
Giornata chiusa.

Domenica 30 Novembre 2008

Il respiro di Dio ci ha messo una pezza, e il caro vento di scirocco in mare aperto ha ridato forma alle onde che il giorno prima latitavano: buoni set lisciati da un forte vento poi girato da terra che per un pò ha regalato onde di qualità, a dire il vero un pò dure da prendere col sup.
Ma ultimamente sono troppo intrippato col sup da lasciar a casa la tavola d'ordinanza e quindi mi sono ritrovato in mare, in piedi sul suppone a far da vela con corpo e pagaia, con raffiche a oltre 20 nodi che mi spostavano come una barchetta di carta...
Sicuramente si è divertito Poter (tornato in prima linea...) a guardarmi svolazzare come una bandierina, ma poi col calar del vento e baciato da un bel sole caldo mi sono rifatto prendendo anche delle belle ondone!!!
Unica nota veramente negativa: lo spot di Marotta Tikal alterna momenti di belle onde (vedi prossime foto di Lunedì 1 Dicembre) a serie da vero incazzamento con doppie gobbe come cammelli, e così una volta partito nel cavo dell'onda ti ritrovi subito in salita sulla gobba che ti si forma davanti, col risultato che se sei in surf la perdi e se sei col sup continui a surfare solo a patto di non temere l'infarto del pagaiatore (nota patologia che colpisce chi rema come un mulino a vento, a velocità stellare ed in assoluto regime anaerobico...).
Comunque una bella giornata lo stesso.

Lunedì 01 Dicembre 2008

"La gigantesca mareggiata della primavera del 1974. Da dove verrà il vento? Dicono che sia il respiro di Dio. Chi dà veramente forma alle nuvole? Cos'è che causa questo gigantesco perturbamento di masse d'acqua, dove ha origine? Questo era il gran giorno, l'avevamo aspettato tanto" ('Un Mercoledì da Leoni' 1978).

Mavaff... Cosa si scriveva qualche tempo fa?
Le mareggiate nei week-end?
Mi rimangio tutto.
Lunedì, un maledettissimo Lunedì...io lo odio il Lunedì.
Mare grosso, gonfio direi, da scirocco con onde in serie, distanziate e lisciate da un forte vento da terra che ne amplificava la potenza: tutti gli spot migliori lavoravano al massimo, le serie più belle erano al Tikal, ma soprattutto a Torrette, dove le onde crescevano a dismisura formando tubi destri che si srotolavano lasciandomi esterrefatto. Mai visto così bello.
Non ho altro da aggiungere se non che mi sono perso uno spettacolo stupendo, per fortuna che di ritorno da un impegno sono riuscito a scattare qualche foto...almeno queste. Forse non renderanno l'idea di quello che ho memorizzato nell'hard disk del mio caro cervello, ma di meglio non ho.
Godetevele, io avevo goduto troppo i giorni scorsi...acc...dannazz...malediz...
Mi sento come un nodo in gola...
Foto 1, 2, 3, 4: Torrette reef, ore 10,30 a.m.





Foto 5,6: Marotta Tikal, ore 10,30 a.m.



aloha...