Aloha surfers,
ieri non è andata come previsto nel precedente post...MEGLIO!!!
Invece di arrivare violenta e soprattutto gelida, la perturbazione prevista ha sfogato parte della sua violenza in mare aperto, trovando un canale di passaggio diverso da quello annunciato, ed ha lasciato una mattinata inizialmente freddina, poi scaldata da un bellissimo sole, con onde in scaduta piccole, ma belle e soprattutto lisciate da un leggero vento off-shore.
Sabato 22 Novembre 2008
Con le premesse appena scritte e soprattutto dopo aver assolto i miei doveri di marito, (no, non quelli che pensate voi, sporcaccioni!), accompagnando la moglie ad acquistare i regali di Natale per figlia, nipotini e nipotine, con un pò di ritardo rispetto alla scaduta carico il sup sulla surf-mobile e faccio rotta ad est.
Rapido check in Sassonia, dove belle serie rompevano spazzate da un bel vento off-shore, ma la distanza fra le serie, il corto sviluppo che esse avevano causa un veloce close-out del fronte, e la casualità del punto in cui rompevano mi fanno optare per un cambio di rotta, non più est, ma nord-ovest: quindi rotta a NW verso il Lido.
Dal molo del porto le serie non sembravano molto grosse, ma la proverbiale regolarità del Lido (ricordate? "...il Lido è sempre il Lido...") e la poca voglia di dirigermi a Senigallia dove forse avrei trovato miglior trippa per gatti, mi fanno optare per fermarmi lì.
Ottima scelta! Da subito comincio ad inanellare onde su onde col fido sup, e le onde si rivelano ancora una volta assai didattiche per imparare nuove manovre.
Dopo aver rotto il ghiaccio le uscite precedenti con le diverse partenze e cioè remando front o back side a seconda della direzione di arrivo delle onde, questa volta mi sono concentrato soprattutto su bottom e cutback: impostare le curve fino al top dell'onda e una volta in cima, con un forte colpo di pagaia chiudere il cut back in potenza, aiutato appunto dal colpo di remo.
Una bella differenza rispetto al surf: mentre in surf la potenza si imprime alla tavola con una certa attività delle gambe che trasmettono alla tavola lo spunto necessario a chiudere la manovra, con il sup quella pagaiata, unita all'enorme volume della tavola, ti fa veramente volare giù dall'onda con la velocità ideale per continuare in altre manovre o eventualmente passare la sezione schiumosa e proseguire verso zone più pulite. That's the difference.
Devo dire che le onde, oltre il metro le serie più grosse, erano uno spettacolo sia per regolarità che per facilità di approccio: avrebbe imparato anche mio nonno in carriola!!! (anche se non ho mai avuto un nonno che possedesse una carriola...).
Dopo oltre un'ora e mezzo di sole e puro divertimento, un tagliente vento da maestrale ha bruscamente interrotto la session, sia per il calare improvviso delle onde che per il freddino non atteso.
No photo, chissà, forse le prossime volte ne farò qualcuna alle onde prima di uscire.
Alla prossima.
aloha
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